Manutenzione, monitoraggio, efficienza energetica: oggi parliamo con Davide Ariata di Garc Ambiente SpA
Per noi di GFM Group fare impresa significa costruire delle partnership, lavorando fianco a fianco, trovando assieme ai clienti
le soluzioni migliori alle loro specifiche esigenze. E ci fa piacere ospitarli per fare una chiacchierata sui temi di maggiore rilevanza comune.
Iniziamo questa serie di interviste incontrando Davide Ariata di Garc Ambiente SpA SB, società del Gruppo GARC, che offre servizi innovativi
per la riduzione della CO2 attraverso il recupero della materia, l'economia circolare e l'efficienza energetica.
Nell'ambito energetico, Garc Ambiente è specializzata nella manutenzione e nel miglioramento dell'efficienza degli impianti industriali. Fornisce
servizi che comprendono l'installazione, la manutenzione e la gestione di impianti fotovoltaici ed effettua anche interventi mirati di revamping su
impianti già esistenti, al fine di ottimizzare e incrementare le loro prestazioni energetiche.
Partiamo dal nostro primo incontro
Ricordo ancora quando abbiamo iniziato a collaborare: era il 2007 e lavoravo in Coster T.E., un'azienda che si occupa di controllori per la termoregolazione. Utilizzavamo il vostro sistema di gestione in remoto per andare a leggere i dati relativi all'energia e alla regolazione degli impianti termici.
In effetti già allora ci sono stati progetti piuttosto importanti...
Certamente. Il primo che mi viene in mente è quello per Iren di Reggio Emilia, dove siamo andati a raccogliere sulla piattaforma di GFM Group i dati di consumo dei loro contatori. Oppure a Legnano, con l’azienda che gestiva i dati raccolti dai regolatori Coster, quando abbiamo fatto una verifica delle performance energetiche degli impianti per andare a evidenziare dove c’era una regolazione ottimale e dove invece c’erano degli sprechi. Anche allora l’obiettivo era quello di intervenire per far performare meglio la regolazione, avere un buon comfort e consumi adeguati.
Abbiamo visto che c’è un vantaggio evidente nell’abbinare soluzioni software alla termoregolazione, ottenendo l'ottimizzazione dei consumi e la riduzione dell’impatto ambientale...
Sì, è davvero fondamentale avere piattaforme che consentano di analizzare in modo più preciso i dati raccolti: non si tratta di disporre solo dei macrodati, ma di avere la possibilità di andare a vedere nello specifico, con una granularità maggiore, i dati relativi all’energia termica ed elettrica.
Veniamo all’oggi e alla soluzione software che abbiamo realizzato per gli interventi di manutenzione...
Assieme stiamo portando avanti un Proof of Concept (POC) che permetta di geolocalizzare gli asset manutentivi ed i sensori di rilevazione
all’interno del digital twin di un edificio, per garantire un controllo digitalizzato-dinamico ed aggiornato in tempo reale.
Proprio perché ci crediamo, abbiamo utilizzato la tecnologia di modellazione BIM per generare il digital twin della nostra sede principale
a Carpi, che GFM ha integrato con il proprio software e lo ha reso dinamico ed aggiornato in tempo reale, completo di tutti i dati di
misurazione, sia nella parte elettrica sia in quella climatica.
I dati che arrivano dai contatori di energia elettrica e dalle sonde in ambiente che misurano temperatura, umidità e CO2,
vengono georeferenziati sul gemello digitale, permettendo di effettuare delle analisi di andamento energetico, di confort ambientale ed
anche predittive, riguardo l’ottimizzazione dei consumi energetici utili alla gestione di tutto il ciclo di vita dell’opera.
Tutto questo comporta l’utilizzo di algoritmi di machine learning per fare manutenzione predittiva oppure per correlare il consumo energetico alle previsioni del tempo e al comportamento delle persone negli ambienti. Cosa può dirci in base alla sua esperienza?
Il sistema di regolazione e monitoraggio, realizzato da Enerbrain e corredato dal machine learning, consente di adattare il BMS (Building Management System) rendendolo più veloce nella risposta, più adatto a quelle che sono le esigenze dell’impianto, proprio perché tiene conto dei carichi delle persone all’interno dell’ambiente, quindi lavora anche in base all’occupazione. Non ultimo, può utilizzare le previsioni meteo per adattare le regolazioni a quelli che sono i cambiamenti del clima nei giorni successivi. La risposta è più veloce, si evitano sprechi e si aumenta il comfort. Di fatto, si tolgono tutte le sovraregolazioni che vanno a generare spreco.
Dal suo punto di vista, per un'impresa che si occupa di edilizia, costruzione/manutenzione edifici, qual è l'importanza di avere come partner un system integrator tecnologico come GFM?
Per noi è fondamentale, perché ci consente di avere una interlocuzione molto più semplice e diretta con persone preparate tecnicamente e che in tempi brevi possono adattare un software o un servizio alle nostre esigenze. Abbiamo la possibilità di avere un’unica interfaccia che raccoglie i dati da più piattaforme e questo ci permette di avere un prodotto che possiamo definire quasi “nostro”, un prodotto di qualità sartoriale tagliato sulle nostre precise esigenze.
Andando su un tema di rilevanza generale: qual è a suo avviso il momento giusto per introdurre l'innovazione tecnologica in un ambito tutto sommato tradizionale come quello dell'edilizia?
Il momento è: adesso! Quando andiamo a costruire, abbiamo un vantaggio, nel senso che introduciamo qualcosa di innovativo nei progetti, e questo non solo nella parte strutturale e architettonica ma anche in quella impiantistica, quindi anche nella regolazione. Avere partnership con aziende come GFM ci consente di distinguerci dal resto del mercato e di avere un’attenzione migliore rispetto al cliente e proporre soluzioni che consentano un effettivo risparmio energetico non solo all’inizio, ma continuativo nel tempo. E poi siamo in grado di fare manutenzione predittiva, andando a vedere il decadimento dell’efficienza di alcune parti dell’impianto ci consente di avvisare il cliente del rischio concreto che si verifichi un guasto e intervenire prima che avvenga con una riparazione o una sostituzione di una macchina. Il tutto con costi molto diversi.
Questo avviene anche per il fotovoltaico?
Certo: i clienti che hanno un sistema di monitoraggio vengono avvisati all’insorgere di ogni piccolo problema. Aggiungo che i clienti, quando non vogliono inserirlo, possono andare incontro a gravi problemi, con il rischio di un fermo di impianto e la conseguente possibile perdita di molti giorni di produzione solare.
Parliamo di un tema di grande attualità: la sostenibilità...
Nei convegni a cui partecipo spiego in modo molto semplice che il risparmio energetico equivale all’eliminazione degli sprechi. Se vogliamo parlare di sostenibilità dobbiamo partire da qui. Bisogna togliere le sovraregolazioni e tutto ciò che non è strettamente necessario. Ma questo non è possibile farlo se non si hanno in mano i dati: se non misuriamo qualcosa, non possiamo andarlo a migliorare.
È un discorso fattibile anche in ambito domestico, oppure c’è un livello di complessità tale da non renderlo praticabile?
Ci vuole la volontà di farlo. Qualsiasi sistema di regolazione che può esserci in ambiente domestico è sicuramente meno complicato dell’utilizzo di un cellulare. Un utente che sa usare un cellulare è sicuramente in grado di andare a gestire l’impianto di riscaldamento e l’impianto elettrico. Anche in questo settore l’evoluzione in corso è di andare verso il fotovoltaico, e qui l’approccio va cambiato: gli elettrodomestici devo farli funzionare durante il giorno, quando ho più energia disponibile! Per arrivare a questo occorre promuovere una cultura tra i cittadini, fare una formazione adeguata, su tutte le età.
Quale prospettiva vede per il futuro?
Non c’è altra strada se non quella che stiamo percorrendo: se non misuro qualcosa, non ho dati oggettivi e quindi non ho strumenti per poterlo migliorare. Se non dispongo di dati, sono solo miei pareri personali. Abbiamo bisogno di molti dati e di averli nel modo giusto. E poi dobbiamo utilizzare sempre di più l’AI per analizzare più a fondo i KPI e performare meglio.
È soddisfatto della partnership che si è instaurata con GFM?
Nel rapporto con GFM mi colpisce la velocità con cui l’azienda mette a terra le idee: le idee giuste vengono recepite e subito messe in pratica e fatte funzionare correttamente. E poi è un interlocutore con un’eccellente preparazione tecnica interna, cosa che è stata rilevata anche dai miei colleghi. Ed è il motivo per cui ho mantenuto sempre i contatti con GFM.